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Ue, faro sulla manovra

9/1/2011

La Commissione europea avrà «particolare attenzione» alla composizione della manovra


IL FARO DELL'EUROPA - La Commissione europea avrà «particolare attenzione» alla composizione della manovra ed «è fiduciosa che le misure per il rilancio della crescita avranno un peso maggiore» è stato l'invito di Olli Rehn, Commissario Ue agli affari economici . La Commissione «non si aspetta che gli obiettivi su cui l'Italia si è impegnata con i partner europei siano rimessi in discussione» e nella sua analisi sul testo della manovra «farà particolarmente attenzione alla composizione finale del pacchetto di misure». Bruxelles confida soprattutto nel fatto che in tale pacchetto i provvedimenti per la crescita «abbiano un peso maggiore». I parametri su cui si baserà la valutazione della Commissione saranno il rispetto degli impegni del patto di stabilità e l'inserimento di misure per il rilancio della crescita e dell'occupazione.

 

LA MAGGIORANZA: IMPEGNATI IN LOTTA ALL'EVASIONE - Tornando alla manovra la perdita del gettito di circa 1,5 miliardi (500 milioni nel 2013 e 1 miliardo nel 2014) derivante dalla non adozione della norma sulle pensioni - hanno affermato fonti della maggioranza secondo quanto riportato dall' Ansa - verrà compensata da un'aumento della lotta all'evasione fiscale, con provvedimenti già allo studio. E che dovrebbero prevedere un inasprimento delle norme ed un coinvolgimento dei Comuni.

 

VALANGA DI EMENDAMENTI - Intanto è iniziato Senato, Commissione Bilancio, l'iter di modifica del provvedimento varato alla vigilia di Ferragosto dal governo. Un «assalto» di 1.300 emendamenti da votare per cambiare la manovra. Un percorso che sulla carta prevederebbe in serata la sintesi da parte di governo e relatore. Il governo sarebbe orientato a porre domani la questione di fiducia.

 

BERSANI: MA IL PAREGGIO NON C'E' - «Nel mondo tutti pensano che l'Italia sia una barca senza timone e, francamente, è difficile dar loro torto» ha commentato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani alla festa del partito a Modena: «La diffidenza dei mercati si spiega con il fatto che questo famoso pareggio di bilancio in questi provvedimenti non c'è». Di «farsa» e «scandalo» e di una manovra «che non c'è» ha parlato invece Anna Finocchiaro presidente del gruppo Pd al Senato che ha avvertito: « C'è un limite alla decenza: visto che resistono norme come quella sul tfr e la tredicesima, chiedo di sapere quando hanno intenzione di rompere il patto stretto con evasori e privilegiati».  

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