Tempo di lettura: 2min

Banche, tornano i licenziamenti

8/24/2011

La banca svizzera Ubs taglierà 3.500 posti di lavoro nell'ambito del programma di riduzione dei costi pari a 2 miliardi di franchi svizzeri annunciato alla fine di luglio


La banca svizzera Ubs taglierà 3.500 posti di lavoro nell'ambito del programma di riduzione dei costi pari a 2 miliardi di franchi svizzeri annunciato alla fine di luglio. I tagli, secondo quanto riferisce un comunicato, avverranno attraverso uscite naturali, ma anche con licenziamenti. Ubs è l'ultima grande banca, in ordine di tempo, a ridurre drasticamente il personale davanti alle difficoltà del mercato. Nel complesso, il sistema credito quest'estate ha annunciato tagli per 60mila dipendenti.

In Ubs, spiega la nota, circa il 45 per cento della riduzione del personale avverrà nell'investment bank, il 35% nella divisione di gestione dei patrimoni e nel reparto bancario svizzero, il 10% nell'asset management globale e il 10% nell'unità di gestione dei patrimoni nel continente americano. Nel secondo trimestre l'istituto aveva registrato un calo dell'utile netto e aveva rivisto al ribasso gli obiettivi di crescita.

In Svizzera a luglio era stata Credit Suisse ad annunciare un taglio di 2mila posti a livello mondiale. Con la decisione di Ubs, secondo i calcoli dell'agenzia Bloomberg, salgono dunque a quasi 60mila i posti di lavoro tagliati nelle prime 50 banche del mondo fino alla prima settimana di agosto; secondo un'elaborazione Bloomberg, si tratta dell'intervento più pesante dalla crisi del 2008.

Nell'estate nera dei bancari svetta Bank of America che di fronte al crollo del 47% della sua capitalizzazione di borsa potrebbe arrivare a sopprimere 10.000 posti in totale dopo i 3.500

già annunciati. Dopo aver ridotto i suoi effettivi fra i 30.000 e i 35.000 in tre anni in seguito all'acquisizione di Merill Lynch, Bofa prevede di ridurre di altri 10.000 posti i suoi dipendenti nel quadro di una ristrutturazione battezzata "Project New Bac".

Il progetto, ha annunciato l'amministratore delegato Brian Moynihar, deve frenare l'emorragia della suo braccio immobiliare. La prima tranche di 3.500 tagli riguarderà le attività di banca d'investimento e di mediazione, ma le attività di sportello, che occupano 70.000 addetti, e le operazioni immobiliari non saranno risparmiate. Nei prossimi anni il gruppo prevede di chiudere 750 agenzie sulle 5.700 della sua rete nazionale. Alla fine della ristrutturazione Bofa dovrebbe comunque restare il gruppo bancario con più dipendenti degli Stati Uniti con 287.000 impiegati alla fine del 2010, davanti a Citigroup (260.000 impiegati) e JpMorgan Chase (250.000) 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?