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8/22/2011
Quali sono state le politiche adottate dalle banche sui titoli di Stato italiani? Prima della recente turbolenza, che ha portato i Btp decennali a uno spread di oltre il 4% sui Bund tedeschi (rendendo necessario l'intervento della Bce), l'investimento in bond del Tesoro e' stato sempre considerato un parcheggio di assoluta tranquillita'.
Buoni rendimenti, rischio zero, scrive Milano Finanza.
Nessun analista ha cambiato idea sulla solvibilita' del Paese, eppure il caso Deutsche Bank ha spaventato: nel primo semestre (quindi prima del momento peggiore per i Btp) l'esposizione all'Italia della banca guidata da Joseph Ackermann e' passata da 8 a 1 miliardo.
Altri istituti potrebbero aver rivisto l'esposizione negli ultimi giorni. I movimenti delle banche saranno piu' chiari a fine anno, soprattutto dopo i nuovi obblighi dell'Esma che ha imposto maggiore informativa e omogeneita' tra dati.
Ma secondo quanto emerso dalle ultime trimestrali, non c'e' stato nessun altro caso cosi' vistoso, solo qualche riposizionamento.
Le banche italiane in particolare continuano ad avere una forte esposizione, tale da superare abbondantemente la capitalizzazione di borsa. Come visto dai movimenti di borsa, perlomeno prima degli acquisti Bce, i titoli bancari italiani sono legati a filo doppio allo spread tra Btp e Bund.
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