Tempo di lettura: 2min
8/12/2011
Seduta nera per il franco svizzero, scivolato dai massimi storici registrati nei confronti dell'euro (1,0255 il 10 agosto) e del dollaro (0,7062 il 9 agosto) ai livelli più bassi dell'ultima settimana. La svalutazione è piuttosto sensibile per una valuta solitamente molto stabile: attorno al 5,4% sia su quella europea sia su quella statunitense.
La svolta è stata rappresentata dall'impegno assunto dalla Banca nazionale svizzera di adottare ulteriori misure contro l'eccessivo apprezzamento del franco, dopo quelle annunciate mercoledì. L'istituto, in particolare, ha indicato che «aumenterà massicciamente la liquidità sul mercato denominato in franchi». Nel pomeriggio, inoltre, non ha escluso che tra le possibili misure che sta studiando contro il caro-franco ci possa essere anche un suo eventuale aggancio all'euro. Tutte misure sufficienti per fare scattare i realizzi sulla valuta-rifugio negli ultimi mesi ha corso molto: oltre il 18% rispetto all'euro e circa il 25% sul dollaro.
elvetica
La Bns sta valutando anche la possibilità di ancorare il franco svizzero all'euro. Il vicepresidente Thomas Jordan - riporta il Financial Times - ha dichiarato che un temporaneo ancoraggio del franco all'euro è incluso nella gamma di opzioni che i banchieri centrali potrebbero utilizzare per diminuire la forza del franco. «Ogni misura temporanea per influenzare il tasso di cambio - ha detto - è possibile, secondo il nostro mandato, nella misura in cui essa sia compatibile con la stabilità dei prezzi a lungo termine». Jordan ha comunque puntualizzato che la sua banca centrale potrebbe adottare anche altre tattiche, alimentando così le voci sull'imposizione di tassi penalizzanti sui depositi in franchi da parte dei non residenti per la prima volta dagli anni '70.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie