Contro i rumors che hanno colpito le banche francesi interviene l'Amf che minaccia sanzioni. Mentre dall'Europa arrivano le prime ipotesi di intervento sulle vendite allo scoperto.
Dopo l'ennesimo rumors che ha destabilizzato i mercati scendono in campo le autorità di vigilanza.
L'Amf francese con una nota ha ricordato che "la diffusione di informazioni infondate è passibile di sanzioni" riferendosi sopratutto alle continue voci che stanno infliggendo pesanti ribassi ai titoli bancari della Borsa di Parigi."L'Amf" continua "osserva che il funzionamento regolare dei mercati è alterato dalla diffusione di voci infondate che riguardano i valori finanziari quotati a Parigi" e non solo la diffusione di informazioni infondate è passibile di sanzioni, ma anche "il fatto di trarne vantaggio" è reato. Quindi l'Amf, analizzata la situazione "ne trarrà tutte le conclusioni" del caso.
Ma l'Amf non è l'unica autorità di vigilanza ad essere scesa in campo contro le eventuali speculazioni. L'agenzia europea che coordina le autorità di controllo sulle borse dei singoli paesi dell'eurozona, secondo quanto riportato dal New York Times, sta valutando la possibilità di imporre un bando temporaneo sulle vendite allo scoperto di titoli. "Stiamo discutendo con le autorità nazionali - ha dichiarato un portavoce della European Securities and Markets Authority al quotidiano americano - e insieme decideremo se occorra un'azione coordinata".
Il bando potrebbe riguardare tutti i titoli quotati o solo quelle delle istituzioni finanziarie. L'agenzia non può imporre un bando ma può sollecitare le agenzie dei 27 paesi membri dell'eurozona ad adottare le misure in questione.
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