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8/10/2011
La Federal Reserve ammette che i rischi per l'economia americana sono aumentati. E risponde che, di conseguenza, manterrà i tassi d'interesse a livelli vicini allo zero non soltanto per un generico «prolungato periodo», come indicato finora, ma probabilmente per almeno altri due anni.
La Banca centrale, con una decisa presa di posizione, ha voluto correre in soccorso di un'economia parsa nuovamente a rischio di recessione e di mercati scossi da crisi di fiducia. Il governatore Ben Bernanke e i suoi colleghi del Fomc, il vertice della Fed, non hanno annunciato per il momento nuove e aggressive azioni di politica monetaria. Ma non sono rimasti a guardare: «Anticipiamo condizioni economiche - compresi bassi tassi di utilizzazione delle risorse e bassa inflazione nel medio periodo - che probabilmente richiedono livelli straordinariamente bassi di tassi interbancari almeno fino alla metà del 2013», hanno scritto nel comunicato.
Ancora: hanno denunciato una crescita «significativamente più debole» delle loro attese - lo 0,8% nei primi sei mesi del 2011 accompagnata da una disoccupazione superiore al 9% - solo in parte a causa di shock quali la tragedia giapponese o i costi dell'energia. Una crescita, hanno aggiunto, che continuerà a «frenare anche nei prossimi trimestri». Hanno inoltre rivelato, senza fornire dettagli, di aver discusso un «ventaglio di strumenti a disposizione per promuovere una più robusta ripresa economica in un contesto di stabilità dei prezzi». La posizione della Fed è stata adottata a maggioranza con sette voti a favore e tre dissenzienti, quelli dei falchi anti-inflazione.
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