Rilanciare l'economia del Regno Unito ad ogni costo ed evitare di finire nel mirino delle agenzie di rating.

E' questo il primo punto in agenda per il Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, che, come si legge in un articolo di MF, giovedi' riferira' in Parlamento sull'attuale crisi finanziaria dei mercati. Nessun accenno, invece, dovrebbe essere fatto sul "piano di sviluppo" cui l'esecutivo sta lavorando a fari spenti per rilanciare le imprese, tagliare i costi legati all'eccessiva burocrazia e avviare un piano di deregulation soprattutto nel settore del lavoro.

Un pacchetto di misure che potrebbe contenere provvedimenti impopolari e per questo l'esecutivo non vuole scoprire troppo le carte fino a quando il piano non sara' presentato in autunno.

Nessuno in questo momento vuole incrementare il malcontento popolare, mai cosi' diffuso come in questi ultimi mesi. Prima il varo della Spending Review, la piu' dura manovra di riassetto delle finanze pubbliche dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, poi lo scandalo intercettazioni di News of the World e la conseguente gogna mediatica a cui e' stato sottoposto il colosso News Corp, il suo magnate Rupert Murdoch e lo stesso governo conservatore grande sponsor del tycoon australiano nella partita per il controllo della piattaforma satellitare BskyB.

Senza contare il fatto che l'economia britannica stenta a riprendersi e il settore bancario-finanziario non e' piu' in grado di garantire quella spinta propulsiva come in passato: dal 2008 alla fine del 2010 oltre 103 mila lavoratori sono stati licenziati in questo comparto ed appena una settimana fa il colosso Hsbc ha annunciato tagli al personale per 30 mila unita' in tutte le sue filiali, comprese quelle del Regno Unito