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8/9/2011
"Non vi sono maggioranze parlamentari diverse da quella attuale che possano essere ritenute piu' disponibili al cambiamento. Nemmeno per sostenere ambiziosi tecnici che aspirano, senza fatica, ad un ruolo politico". Lo afferma in una lettera al Corriere della Sera il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che lancia un duro affondo contro ipotesi di esecutivi tecnici e contro l'opposizione per le "resistenze caparbie" contro qualsiasi tipo di riforma proposta dal Governo.
"Coloro che sono interessati senza titolo ad un regolamento di conti mentre siamo affaticati nell'attraversamento del guado -spiega Sacconi- non cercano il bene comune, ma solo quello particolare". Il ministro fa notare "una ben diversa attitudine alla spesa in disavanzo" fra le attuali maggioranza e opposizione, visto che "e' indiscutibile che le opposizioni interne non abbiano mai assecondato" percorsi di riforma finalizzati al controllo dei conti e al risanamento. Sacconi riconosce a Pier Ferdinando Casini di essere una eccezione "limitatamente alla sua richiesta di alzare l'eta' pensionabile".
Per il resto, l'opposizione resiste a ogni forma di riforma, secondo Sacconi. Ad esempio, "la sola evocazione delle riforme sul lavoro -conclude- genera a sinistra una aprioristica chiusura a riccio".
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