Il primo semestre 2011 di Banca Fideuram si chiude con una raccolta netta totale pari a 908 milioni di euro, contro 1,4 miliardi del primo semestre del 2010. Nel dettaglio spiccano i 539 milioni di euro raccolti dagli strumenti del risparmio gestito che ha portato le masse in gestione a quota 54,8 miliardi di euro, il 74,3% del totale delle masse amministrate dal gruppo Fideuram alla fine di giugno (73,7 miliardi)

 

Rispetto alla fine del 2010 le masse sono aumentate di 2,2 miliardi (+3%), mentre anno su anno l'aumento è stato del 6,1% (4,2 miliardi). "All'incremento rispetto a dicembre 2010" si legge nella nota diffusa dalla società "hanno contribuito, oltre alla raccolta netta, i 2,2 miliardi di masse conseguiti con l'acquisto di Banca Sara (perfezionato in data 1° giugno 2011)".

 

Per quanto riguarda le altre voci della semestrale si segnala l’utile netto consolidato, pari a 132,1 milioni (+40,7% rispetto ai 93,9 milioni del primo semestre del 2010). "Escludendo le componenti non ricorrenti che avevano influenzato negativamente l’utile del primo semestre 2010 per un importo pari 20,9 milioni (relativo agli oneri stimati per la definizione di una controversia fiscale relativa agli esercizi 2005-2006), l’utile netto ha registrato una crescita del 15,2%" spiegano dalla società.

 

Alla fine del primo semestre le reti di Banca Fidueram e Sanpaolo Invest contavano 4.779 private banker, contro i 4.349 di fine 2010 e i 4.333 dell'anno scorso (il dato comprende 340 professionisti provenienti dall’acquisizione di Banca Sara).