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Accordo Usa, i mercati brindano

8/1/2011 | federico.leardini

Repubblicani e democratici hanno raggiunto un accordo per innalzare il tetto del debito pubblico ed evitare così il default


Repubblicani e democratici hanno raggiunto un accordo per innalzare il tetto del debito pubblico ed evitare così il default. I tagli previsti nell'accordo sull'aumento del tetto del debito non saranno un peso per l'economia, ha assicurato il presidente Usa, Barack Obama.

"Non è l'accordo che avrei voluto. Ma è un compromesso che consente la riduzione del deficit di cui abbiamo bisogno e ci consente di evitare il default", ha aggiunto il numero uno della Casa Bianca. La prima parte dell'accordo taglierà le spese di 1.000 miliardi di dollari in dieci anni. Il risultato sarà il livello più basso di spesa nazionale da quando Dwight Eisenhower era presidente, ma a un livello che ci consentirà ancora di fare investimenti per creare occupazione in settori come l'istruzione e la ricerca. 

L'accordo assicura a Obama un aumento del tetto del debito di 2.100 miliardi di dollari, eliminando la necessità di ulteriori aumenti fino al 2013. Ma è la seconda parte dell'accordo quella centrale. Obama ha ribadito che agli americani più ricchi e alle grandi aziende va chiesto di pagare il giusto, rinunciando agli sgravi fiscali e alle speciali deduzioni. Sono anche necessari aggiustamenti modesti a programmi come il Medicare, per assicurare che resistano per le prossime generazioni.

"È per questo che la seconda parte dell'accordo è così importante", ha detto il presidente Usa. È prevista la creazione di una commissione bipartisan del Congresso che dovrà avanzare entro novembre una proposta per ridurre ulteriormente il deficit, proposta che sarà sottoposta al Congresso per il voto. In questa fase tutto sarà sul tavolo. 

"È un accordo storico che mette fine a un'impasse pericolosa", ha evidenziato il leader democratico del Senato, Harry Reid. Ma Obama ammette "non è ancora fatta. Mancano voti importanti, quello della Camera e quello del Senato, e non sarà facile". 

 

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