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7/29/2011
Le condizioni di estremo nervosismo in cui si trovano i mercati europei e italiani sono dovute principalmente al desiderio di vedere realizzate in tempi rapidi le decisioni prese la settimana scorsa dai leader europei sul rafforzamento del fondo di salvataggio dei paese Ue.
Lo ha detto il direttore generale del Tesoro e presidente del Comitato finanziario europeo Vittorio Grilli in una conferenza stampa alla Cassa depositi e prestiti.
"Vogliono vedere queste decisioni implementate con la tempistica accelerata che il momento richiede", ha spiegato Grilli augurandosi che i nuovi poteri dell'Efsf siano operativi in Europa "anche prima di fine anno".
Nella stessa occasione il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha detto che il vertice del 21 luglio "ha ripreso uno spirito positivo comune" e che adesso lo sforzo è quello di potenziare lo strumento, di farlo funzionare e di spiegarlo sui mercati".
"Credo che il processo in atto sia positivo e che lo sforzo di istituzionalizzare il fondo sia giusto ed efficace".
Quanto alle tensioni sui titoli del debito pubblico italiano che hanno portato lo spread tra Btp e Bund oltre i 330 punti base oggi, Tremonti ha osservato che "è una questione europea, la questione euro si confronta con la questione dollaro e tutto va visto nel suo insieme".
Grilli ha spiegato che le procedure per recepire negli ordinamenti nazionali l'accordo europeo variano da Stato a Stato e, nel caso dell'Italia, occorre verificare se sia necessaria una legge o sia sufficiente procedere per via amministrativa.
"Stiamo vedendo. Alcune parti dell'accordo potrebbero richiedere una legge, altre no", ha detto Grilli a margine della conferenza stampa
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