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Piano salvagrecia, effetti nulli

7/28/2011 | federico leardini

A giudicare però dalla reazione del mercato azionario e obbligazionario di questa settimana non sembra proprio che "il piano Marshall" per Atene abbia tranquillizzato più di tanto gli investitori


Giovedì sarà passata una settimana dall'accordo raggiunto in sede europea per il nuovo piano di salvataggio della Grecia. A giudicare però dalla reazione del mercato azionario e obbligazionario di questa settimana non sembra proprio che "il piano Marshall" per Atene abbia tranquillizzato più di tanto gli investitori.

Ne ha fatto le spese l'Italia, già finita sotto il fuoco della speculazione nelle scorse settimane a causa dell'ingente debito pubblico che grava sulle sue spalle. All'asta dei BTp decennali sono stati collocati 942,4 milioni di euro con un rendimento del 4,07% (in rialzo dell'1,56% rispetto all'asta precedente). Intanto sul mercato secondario il differenziale di rendimento con il Bund tedesco, termometro della fiducia dei mercati, è salito sopra quota 300 punti. L'ampliamento dello spread è legato all'aumento dei tassi pagati sui BTp (saliti di 13 punti base al 5,76%) ma anche al calo dei tassi sul Bund, scesi di cinque punti base al 2,69 per cento. La persistente incertezza sull'innalzamento del tetto al debito negli Stati Uniti infatti spinge gli investitori ad acquistare il solido titolo tedesco. Non ha poi aiutato la notizia riportata dal Financial Times e dal Sole 24 Ore secondo cui Deustsche Bank avrebbe ridotto dell'88% la sua esposizione in titoli del nostro paese.

Nel frattempo la speculazione continua a colpire i paesi più deboli come Spagna e Italia. Non aiutano a questo proposito le parole di Wolfgang Shaueble. In una lettera che sintetizza i risultati dell summit europeo datata 21 luglio, ma resa pubblica solo in queste ore, il numero uno del Tesoro tedesco si esprime in maniera molto prudente sulle nuove prerogative del fondo salva stati. In particolare quella che gli consente di acquistare titoli sul mercato secondario per sterilizzare gli effetti della speculazione sui debiti dei paesi a rischio. Queste operazioni - secondo Shaueble - dovranno avvenire solo in particolari condizioni di mercato e dolo dopo l'approvazione della Bce.

Infine c'è l'incertezza per il coinvolgimento dei privati nel salvataggio della Grecia. Le agenzie di rating hanno già espresso le loro perplessità: Moody's ha tagliato ulteriormente il proprio rating di Atene e Fitch ha fatto capire che si va verso un "default limitato". Le conseguenze di tutto ciò rischiano di essere pesanti svalutazioni nei bilanci delle banche. Non a caso sono proprio i titoli del credito a essere bersagliati dalle vendite: l'indice Eurostoxx delle banche cede oltre due punti e mezzo percantuali a un'ora dalla chiusura degli scambi.

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