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Mutui, proroghe di sei mesi

7/26/2011 | federico.leardini

Misura volta ad agevolare le famiglie in difficoltà. Miano (Assoconsumatori): «Notizia positiva, ma la richiesta è infinitamente maggiore»


 

 In tempi di inflazione crescente (il dato congiunturale di giugno 2011 la calcola al 2,7%) e di jobless recovery, definizione cara agli economisti per indicare una ripresa senza occupazione, arriva l'annuncio della proroga di ulteriori sei mesi (fino al gennaio 2012) per i mutui fino a 150mila euro per l'acquisto, costruzione o la ristrutturazione della prima casa. Due i requisiti necessari per chi intende giovarsi della misura: essere stato colpito da un evento negativo (perdita di lavoro o cassa integrazione) e avere un reddito non superiore ai 40mila euro lordi annui.
 
 
I TERMINI - L'accordo ha finora prodotto (dati al 31 maggio) la sospensione di oltre 46mila contratti di mutuo per un controvalore di circa 5,5 miliardi garantendo alle famiglie interessate una liquidità complessiva di 339 milioni. Questo è quanto stabilito dal nuovo accordo firmato dall'Abi e 13 Associazioni dei consumatori, che ripropone quanto stabilito a gennaio scorso, al momento della prima proroga semestrale. In un contesto in cui la congiuntura economica segnala il permanere di una ripresa ancora debole, la nuova proroga si è resa necessaria per supportare le famiglie che dovessero trovarsi in situazione di momentanea difficoltà. Con la seconda proroga, l'iniziativa sulla sospensione delle rate di mutuo si avvia alla sua conclusione e impegna le parti ad attivarsi per incrementare l'efficienza e l'efficacia degli strumenti pubblici di sostegno alle famiglie. In particolare, le parti intendono proporre delle modifiche ai regolamenti del fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa e del fondo di garanzia per l'accesso al credito alle famiglie con nuovi nati per rispondere alle esigenze delle famiglie che devono riprendere il pagamento delle rate al termine della sospensione. A questo proposito Abi e associazioni dei consumatori hanno promosso un confronto congiunto con gli altri soggetti partecipanti al tavolo tecnico di attuazione del Piano famiglie (Anci, Cei, Conferenza delle regioni, dipartimenti della presidenza del Consiglio dei ministri, oltre che ad Abi e Aacc) riunitosi il 19 luglio scorso.
 
 
LE ASSOCIAZIONI - «Il tetto massimo di 40mila euro annui lordi per nucleo familiare finisce per escludere la maggioranza di chi ha un mutuo e non riesce a pagare le rate - dice Alessandro Miano, presidente di Assoconsumatori - La proroga è una notizia che accogliamo con favore, ovviamente, ma rischia di essere una misura di facciata». «Che fine hanno fatto le 130mila famiglie potenzialmente interessate» all'accordo Abi-associazioni dei consumatori per la sospensione delle rate dei mutui prima casa? Se lo chiede il Codacons, associazione dei consumatori non firmataria dell'accordo, secondo la quale la seconda proroga semestrale annunciata oggi dall'Abi e da dodici associazioni di consumatori firmatarie è «un rilancio praticamente a costo zero» da parte delle banche. Secondo il Codacons serve, invece, «un ampliamento delle condizioni per poter ottenere la sospensione delle rate di mutuo». Condizioni che l'associazione ritiene attualmente «troppo restrittive».

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