«Le banche di importanza sistemica globale saranno soggette a requisiti di capitale aumentati, tra 1 e 2,5%» e queste quote aggiuntive dovranno essere «costituite da common equities». Lo ha dichiarato a Bruxelles il presidente del Financial stability board, Mario Draghi, nella conferenza stampa conclusiva del meeting plenario, svoltosi oggi a Parigi. I "surplus di capitale" rispetto alle altre banche dovranno essere decisi a partire dal 2016.

Nell'incrementare la regolamentazione sulle banche, ha aggiunto Draghi, «dobbiamo vigilare contro il rischio che questo muova le attività di tipo bancarie in settori meno regolamentati», quindi il Financial stability board si impegna a «migliorare la sorveglianza sullo shadow banking». Lo ha dichiarato il governatore della Banca d'Italia, e presidente del Fsb, Mario Draghi, in chiusura del meeting plenario svoltosi oggi a Parigi. Il monitoraggio, ha poi spiegato, sarà basato su «due pilastri»: «aumentare il monitoraggio del sistema bancario non regolato» e «gestire l'informazione nel caso di assenza di regolamentazione».

«I rischi sovrani e finanziari sono strettamente interrelati». È questo l'ulteriore messaggio tecnico-politico lanciato oggi dal Financial Stability Board, l'organismo del G-20 guidato da Mario Draghi che si occupa della rifondazione delle regole della finanza globale. Oggi la riunione plenaria ha affrontato «le vulnerabilità del sistema finanziario» e discusso le tensioni attuali dei mercati «derivanti dal debito sovrano». Non sono emerse però valutazioni o indicazioni a questo proposito.