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Manovra, pronti nuovi tagli

7/14/2011 | federico.leardini

Il ministro dell'Economia all'assemblea dell'Abi: "Nel decreto misure rafforzate"


"Il decreto per il pareggio di bilancio sarà rafforzato su tutto il quadriennio e approvato entro venerdì". Con questo annuncio il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha preso la parola all'assemblea annuale dell'Abi ed escludendo qualsiasi ipotesi di proprie dimissioni ha detto che 'accompagnerà' la manovra economica per tutto il suo percorso parlamentare: il decreto per il pareggio di bilancio, ha spiegato, "sarà accompagnato nei suoi sviluppi da chi si è preso e si prende la responsabilità per averlo presentato". Poi ha utilizzato una frase di Tito Livio: "Hic manebimus optime", ossia 'qui staremo benissimo'.

 

Davanti all'assemblea, il ministro ha poi rilanciato un allarme: "Tutto quello che ha causato la crisi è ancora presente. Niente di quello che si doveva fare è stato fatto. Non ci sono le nuove regole''. Infine ha parlato della necessità di avviare il processo di privatizzazione ("Dobbiamo certamente iniziare un processo di privatizzazioni a cominciare dai Comuni, che ad eccezione dell'acqua, saranno spinti verso questa direzione da un meccanismo di incentivi e disincetivi collegati al patto di stabilità interno") e ha sottolineato che ''In questo momento sotto la tensione del mercato c'è più o meno il 40% dell'area dell'euro. Questo non vuol dire che il caso dell'Italia sia un caso comune, non per liberarci dalle responsabilità, ma all'opposto vuol dire che non si tratta di un problema di un singolo Stato, ma della struttura complessiva dell'architettura europea''. 

 

Subito prima di Tremonti era stato il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, a parlare della manovra e a lanciare un monito affinché siano definite al più presto le misure necessarie per arrivare al pareggio di bilancio nel 2014: "Avendo anticipato le usuali scadenze, occorre definire in tempi rapidissimi il contenuto delle misure ulteriori volte a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014". Alle tensioni degli ultimi giorni che hanno interessato i titoli di Stato e i corsi azionari italiani, infatti, "ha contribuito l'incertezza sulle prospettive della finanza pubblica". E ha avvertito: "Esistono rischi che questi provvedimenti distorcano l'impianto della correzione, opportunamente basato sostanzialmente su tagli alle uscite". In questo quadro, "se non si incide anche su altre voci di spesa, il ricorso alla delega fiscale e assistenziale per completare la manovra nel 2013-2014 non potrà però evitare un aumento delle imposte".

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