In questo momento ci vorrebbe l'ottimismo di Warren Buffet, sulla scia di Arthur Case, presidente della Manhattan Trust Bank: «Quando il sangue scorre per le strade di Manhattan è il momento di comprare». Vale a dire, che bisogna essere coraggiosi quando gli altri hanno paura ed pronti a prendere beneficio quando gli altri sono ottimisti. Facile a dirsi. Premesso che il piccolo risparmiatore non ha certo i mezzi e l'esperienza di Warren Buffet, secondo gli esperti quando si decide di investire in Borsa, oltre alla variabile prezzo e al pessimismo dei mercati, è bene che non manchi un terzo ingrediente: un trend al rialzo.

Questo è quindi veramente il momento di comprare azioni o investire in fondi azionari? «Secondo noi non è ancora stato raggiunto il fondo a Piazza Affari – precisa Nicola Ruffo, a capo della Ruffo&Partners Sim – fase da cui parte poi un trend rialzista. Ma siamo vicini. Da oltre un mese abbiamo consigliato ai nostri clienti di essere flat perché i segnali di debolezza erano evidenti già da inizio giugno e poi il quadro è andato peggiorando». Ma chi ha già investito in azioni o sottoscritto fondi azionari cosa deve fare? Non solo per quella regola generale che suggerisce di puntare alle azioni con un orizzonte di almeno tre anni, ma sopratutto visto il momento, secondo i più, chi ha posizioni aperte deve tenerle. Mai vendere in fasi di violenti ribassi. «Chi, invece, di azioni non ne ha e vuole puntare a Piazza Affari – aggiunge Ruffo – può seguire alcuni temi, legati soprattutto ai settori industriale. Alcuni titoli (Pirelli, Fiat, Luxottica, Lottomatica, Yoox, Piquadro e Brembo) hanno valore. E passato il momento di forte volatilità, crediamo in un periodo di crescita con nuovi massimi nei prossimi sei/dieci mesi in borse diverse da quelle dei paesi cosiddetti Pigs».

E chi ha fondi azionari? Molto dipende da quale gestore è stato scelto: se il gestore è esposto sul Nord America e in paesi come la Germania non c'è motivo di preoccuparsi. Tra i migliori fondi che investono in Europa (inclusa Uk) ci sono società (Financiere de l'Echiquier, BlackRock, Lombard Odier) che fino a giovedì scorso (ndr - i valori in pagina come le quotazioni dei singoli fondi non tengono conto dell'andamento di borsa degli ultimi due giorni che saranno disponibili da oggi pomeriggio) avevano portato a casa risultati tra il 7,1% e il 5,7%. Diverso il caso di chi è esposto sull'Italia. I best performer (Schroders IM e Symphonia Sicav) fino a giovedì avevano messo a segno +5,5% e +4%. Risultato, questo, di una gestione effettivamente attiva, che premia chi ha puntato sulle azioni migliori.
«Il problema oggi è sull'obbligazionario – precisa Carlo Gentili, ad di Nextam Partners –, storicamente è dimostrato che è meglio avere azioni. La coperta azionaria funziona, però, proprio nei momenti come questi, se le scelte hanno riguardato azioni di società che hanno valore. Voglio dire, quelle poco o per nulla indebitate. Il problema che si dovrà affrontare in futuro sarà sempre più quello del debito e della capacità a poter onorare certi impegni presi. Un problema che non riguarda titoli come Autogrill, Campari, Brembo». Chi ha puntato da tempo su protezione e diversificazione in questi giorni difficilmente sarà preso dal panico. «Da giorni abbiamo rafforzato il presidio informativo per la rete – conclude Paolo Martini, a capo del markerting di Azimut – ma siamo molto tranquilli perché l'esposizione sull'Italia è limitata a un 4%. Da tempo suggeriamo ai nostri clienti di investire, diversificando quanto più possibile per limitate l'esposizione ai rischi di singoli mercati e comparti di investimento».