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Manovra, Napolitano ha firmato

7/7/2011 | federico leardini

Tremonti «Ci porterà al pareggio» Napolitano: «Ora un vero confronto in Parlamento»


La manovra è in vigore: firmata dal Capo dello Stato nel pomeriggio di mercoledì, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nella tarda serata. E con questa manovra, ha assicurato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, l'Italia riuscirà a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014. Il responsabile del Tesoro, presentando il provvedimento alla stampa, ha aggiunto: «Siamo totalmente convinti che quanto disposto con questa manovra ci porta linearmente e strutturalmente sul sentiero di arrivo al pareggio di bilancio. E se sei al pareggio, il debito scende automaticamente». «L'Italia - ha aggiunto il ministro - ha una tradizione di perfetto centramento degli obiettivi di bilancio europei».

 

SALVA-FININVEST, «CHIAMATE LETTA» - Il superministro non ha voluto spiegare l'accaduto sulla norma salva-Fininvest introdotta a sorpresa nel testo della manovra inviato lunedì al Quirinale. E alla giornalista di Sky che ha insistito con le domande ha replicato: « «Credo sia una riunione per discutere del testo che c'è, del resto parlerà ufficialmente palazzo Chigi. Le diamo il telefonino di Letta...» Il sottosegretario si era presentato in conferenza stampa affermando di rappresentare il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.o di rappresentare il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.martedì ufficialmente alla guida del Fondo monetario internazionale.

 

LA CRESCITA? DIPENDE DA TUTTI «La crescita non dipende da un atto, non ha un momento istantaneo, ma deriva dall'azione collettiva di tutti. A differenza del bilancio, che dipende da un Governo e da una legge» ha detto tra le altre cose Tremonti replicando alle critiche su una manovra considerata recessiva.

 

PENSIONI, SACCONI APRE E TREMONTI FRENA- Il governo è pronto a modificare la norma contenuta nella manovra che blocca la rivalutazione delle pensioni di 13 milioni di cittadini, compre se quelle medio basse aveva assicurato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Ma il collega dell'Economia ha poi frenato in conferenza stampa: «Sono possibili alternative rispetto alle misure sulla rivalutazione delle pensioni e sul bollo sul conto titoli ma solo a saldi invariati».

 

STANGATA SUI «BOT PEOPLE» - Al netto del caso Fininvest ancora tutto da spiegare, la manovra sta sollevando forti polemiche per la stangata che attende dieci milioni di risparmiatori, anche piccoli, che saranno colpiti dalla «patrimoniale» sul deposito titoli. L'aumento progressivo del bollo d'imposta su conto titoli rischia di vanificare gli investimenti specie quelli di importi contenuti, tanto che qualcuno ha ipotizzato il rischio di fuga da Bot e Btp. L'imposta aumenterà subito da 34,2 a 120 euro e salirà a 150 nel 2013. Sopra i 50 mila euro, la tassa è destinata a salire a 380 euro dal 2013.

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