Tempo di lettura: 1min
7/5/2011 | federico.leardini
Giovedì 7 luglio la Bce rialzerà i tassi di un quarto di punto, portandoli all'1,50% e manterrà alta la guardia sulla Grecia, continuando a sostenere che occorre a tutti i costi evitare un default, anche soft, contenendo il coinvolgimento dei privati sugli aiuti.
I mercati danno praticamente per scontato il secondo rialzo quest'anno dei tassi d'interesse europei, dopo che il presidente Jean Claude Trichet ha più volte detto che occorre una "forte vigilanza" sulla stabilità dei prezzi, formula che prelude a un aumento del costo del denaro.
Difficilmente ci saranno altri messaggi in direzione di ulteriori rialzi a breve, anche perchè la ripresa europea ha rallentato e la crisi greca non aiuta certo la crescita dell'economia. Tuttavia i riflettori resteranno puntati sulla conferenza stampa di Trichet e in particolare sulle parole che userà per definire le incertezze che incombono sull'economia.
I mercati saranno anche molto attenti all'uso del termine "accomodante", segnale che di solito la Bce utilizza per lasciar intendere che l'istituto resta orientato verso una politica di stretta monetaria.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie