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12/6/2017 | Marcella Persola
Al Fintech oggi servono regole chiare. E’ questo il key point dell’intervento di Giovanni Sabatini, direttore generale di ABI (Associazione Bancaria Italiana) in occasione dell'audizione alla commissione Finanze della Camera sull'innovazione del settore bancario, avvenuta nei giorni scorsi dove il d.g ha sottolineato le banche hanno già posto come priorità del futuro prossimo il rapporto con il Fintech.
Sabatini, così come riporta Il Sole 24 Ore, ha illustrato i risultati di un censimento condotto da Abilab tra gli istituti italiani in base al quale «più del 70% delle banche italiane analizzate hanno già lavorato per sviluppare relazioni con start- up e Fintech». Sabatini ha inoltre spiegato che la spesa delle banche italiane in tecnologia ha raggiunto i 4,5 miliardi.
ll direttore generali dell'Abi ha poi posto il problema delle regole, auspicando un «level playing field», ovvero parità di condizioni tra banche e gli operatori non bancari che entrano nel Fintech. Un terreno di gioco allo stesso livello in cui applicare «un quadro prudenziale di vigilanza, di recupero e di risoluzione e un sistema di garanzia dei depositi come quello previsto per le banche nel regolamento Crr, nella direttiva Brrd e nella direttiva Dgs».
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