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8/17/2017
La deregulation del settore finanziario annunciata dall'amministrazione Trump è pericolosa e potrebbe portare a una situazione precedente alla crisi del 2008. A dirlo è il vicepresidente della Federal Reserve Stanley Fischer, che in un'intervista al Financial Times, che definisce "pericolosi ed estremamente poco lungimiranti" i piani dell'amministrazione Trump e del Congresso a maggioranza repubblicana su una deregulation di Wall Street e un ammorbidimento della regolamentazione bancaria, inasprita durante il Governo Obama in risposta alla crisi del 2007-2008.
Fischer, che è il numero due della Fed guidata da Janet Yellen, ha spiegato che dieci anni dopo la tempesta finanziaria che ha messo in ginocchio le economie mondiali, compresa quella americana, si vedono preoccupanti segnali di un ritorno allo status qua che l'ha preceduta e provocata. "Sono passati quasi ottant'anni dopo il 1930 per avere un'altra crisi della stessa intensità e dimensione, ora dopo dieci anni tutti vogliono tornare allo status quo di prima della crisi".
Il vicepresidente della banca centrale americana ha aggiunto che "le dinamiche politiche sono comprensibili", anche se quello che non si capisce è "perché persone adulte e intelligenti arrivino alla conclusione che si possa fare a meno di regole in vigore da dieci anni". In particolare, secondo Fischer, la richiesta di rendere meno severi gli stress test e abbassare gli standard bancari "è molto molto pericolosa".
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