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7/17/2017 | Marcella Persola
Partirà il 21 agosto, in 54 paesi, lo scambio automatico transnazionale di informazioni in materia fiscale. A riportarlo è Italia Oggi che evidenzia come tale data rappresenti una sorta di "fine del mondo". La trasformazione del segreto bancario sarà effettivamente operativa a partire da settembre quando altri 50 Paesi entreranno nel regime di scambio di informazioni (tra questi anche la Svizzera), realizzando quindi la globalizzazione dei dati finanziari e la trasformazione del segreto bancario.
Le indicazioni sono state comunicate mediante il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato il 5 luglio scorso, il quale detta i termini e modalità per adeguarsi, così come previsto dal Common reporting standard (Crs).
Ma cosa accade nello specifico? Entro la scadenza di agosto (cioè il 21) gli operatori dovranno, dunque, inviare all’amministrazione finanziaria tutti i dati rilevanti sui rapporti bancari detenuti in Italia in relazione al 2016. Avranno poi tempo fino al 18 settembre per iscriversi nella sezione «Fatca/Crs» del Registro elettronico degli indirizzi (Rei), all’interno dell’Anagrafe tributaria.
L'Agenzia delle Entrate precisa che i dettagli da fornire saranno relativi ai dati anagrafici dei titolari effettivi dei conti all’estero, al numero del conto, all’istituto bancario presso cui sono detenuti e tutti i dati in merito all’entità dell’asset e ai relativi redditi prodotti (saldo, interessi e dividendi maturati, eventuali plusvalenze, etc.). Dovrà essere fornito, inoltre, il codice fiscale italiano, ove disponibile, delle persone o entità richiamate.
Dopodiché, l’Agenzia delle entrate provvederà ad incrociare le informazioni ricevute con i dati che ogni singolo contribuente ha indicato nella propria dichiarazione dei redditi.
Alcuni Paesi (in tutto 54), tra cui l’Italia, definiti «early adopters», al fine di semplificare l’avvio dello scambio automatico di informazioni sulla base dello Standard individuato dal C.R.S., hanno siglato un accordo multilaterale denominato Multilateral competent authority agreement (Mcca), che ha reso operativo il flusso dello scambio di informazioni già dal 2017, con riferimento al periodo d’imposta 2016. Per altri Paesi, invece, lo scambio di informazioni partirà dal 2018 e avrà come riferimento il periodo a partire dal 1° gennaio 2017.
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