Via libera dell'Europarlamento. L'ufficialità della nomina però slitta a oggi, come ha confermato Berlusconi
La nomina di Mario Draghi a presidente della Bce è cosa fatta, ma il via libera definitivo slitta a venerdì. In giornata era arrivato il parere favorevole del Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria. Poi il serata, al vertice dei leader europei riuniti a Bruxelles, l'attesa fumata bianca non è arrivata. Alla domanda dei cronisti: «È stata raggiunta l'intesa su Draghi?», il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è limitato a rispondere con un «Domani», prima di congedarsi. «La decisione su Draghi è stata presa - ha detto il premier belga Yves Leterme lasciando il Consiglio europeo - ma sarà annunciata solo domani».
LA SUCCESSIONE - Draghi entrerà in carica il primo novembre succedendo al francese Jean Claude Trichet. Con l'uscita di Trichet Parigi perde il suo unico rappresentante al vertice della Banca centrale europea mentre l'Italia si ritrova con due rappresentanti, oltre allo stesso Draghi siede infatti nel direttivo l'economista fiorentino Lorenzo Bini Smaghi. A quest'ultimo il governo italiano ha chiesto da tempo di dimettersi dall' incarico per far posto ai francesi.
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