Il primo ministro rivolge un appello ai partiti per arrivare ad un'intesa nazionale, necessaria a superare la crisi in un "momento cruciale per il Paese"
Il primo ministro greco Georges Papandreou ha rivolto un appello ai partiti politici per arrivare a "un'intesa nazionale" che porti a un voto di fiducia in Parlamento, necessario a superare la crisi in un "momento cruciale" per la storia del Paese.
Papandreou chiede che venga sostenuto il suo nuovo esecutivo che dovrà continuare a compiere scelte dolorose ed applicare nuovi tagli nei prossimi cinque anni per evitare il disastro di un default del debito. "La priorità - ha sottolineato il premier socialista - è un accordo nazionale per far fronte al deficit e al debito della Grecia". Il piano di austerity del governo prevede tagli per 28,4 miliardi di euro e dovrà essere varato entro fine giugno per convincere Ue e Fmi a proseguire sulla strada degli aiuti finanziari ad Atene.
Di certo, non è popolare fra la gente: quasi la metà dei greci, il 47,5 per cento, è contro le misure che il governo sta definendo per salvare il Paese dalla bancarotta, secondo un sondaggio pubblicato dal giornale To Vima. Oltre il 70 per cento degli intervistati chiede inoltre un governo di unità nazionale, e non si accontenta del rimpasto operato venerdì dal premier Papandreou.
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