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3/17/2017 | Redazione Advisor
"Dopo aver concluso con successo un aumento di capitale che ci consente di guardare al futuro con rinnovato ottimismo ora è il momento di focalizzarci maggiormente sul business con una struttura organizzativa più semplice e una nuova squadra di manager. L'Italia è un mercato strategico per UniCredit, che, complessivamente, genera il 48% dei ricavi del Gruppo. Ora l'obiettivo che abbiamo è quello di essere ancora più focalizzati sui clienti e più vicini ai territori e alle comunità locali". Così Gianni Franco Papa (nella foto), direttore generale di UniCredit, commenta l'avvio dell'operatività del nuovo assetto della rete commerciale italiana di UniCredit. Un progetto che "costituisce un importante passo avanti nel processo di riorganizzazione della banca secondo un modello che garantirà una migliore capacità di risposta ai bisogni dei clienti" si legge nella nota diffusa dalla società che conferma il modello territoriale basato su sette regioni guidate da un singolo responsabile: Stefano Gallo (Nord Ovest), Giovanni Solaroli (Lombardia), Sebastiano Musso (Nord Est), Andrea Burchi (Centro Nord), Giovanni Forestiero (Centro), Elena Goitini (Sud) e Salvatore Malandrino (Sicilia). I sette direttori regionali risponderanno ad Andrea Casini e Giovanni Ronca, co-Head del Commercial Banking Italy.
"La nuova squadra (italiana) del Gruppo è fortemente determinata alla realizzazione del Piano Transform 2019" ha dichiarato Casini. "La strategia che ci siamo dati consiste nel decentrare il maggior numero possibile di deleghe offrendo così ai colleghi l'autonomia decisionale necessaria per svolgere nel modo migliore il loro lavoro nelle filiali. Inoltre, è nostro preciso impegno guidare sempre di più la trasformazione digitale della banca: le transazioni dell'operatività di base effettuate su canali alternativi oggi sono già all'88% del totale e nella fase di sviluppo dovranno raggiungere almeno il 95%. Inoltre prevediamo anche di arrivare quasi a triplicare la vendita di prodotti tramite i canali online".
Entrando nel dettaglio del nuovo assetto è previsto, per il mercato retail, dedicato alla clientela privata e alle piccole imprese, un rafforzamento della centralità della filiale e del ruolo del direttore di filiale. In particolare, nel nuovo assetto i sette responsabili retail guidano 140 aree commerciali che, a loro volta, coordinano il lavoro delle filiali (saranno 2.400 al termine del piano, nel 2019) e dei 140 Business Center dedicati alle piccole imprese.
Contraddistingue il modello Corporate, invece, una forte specializzazione nei diversi segmenti di clientela. In questo ambito, ai sei responsabili corporate faranno riferimento 70 aree commerciali distribuite su tutto il territorio nazionale, delle quali 51 servono la clientela top e middle corporate (fatturati fino a 350 milioni di euro), 5 la clientela large Corporate (fatturati sopra i 350 milioni), 7 il public sector e 7 il real estate.
Ma la nuova struttura organizzativa, secondo quanto dichiarato da UniCredit, vuole mantenere una forte specializzazione nel segmento costituito dalla clientela con grandi patrimoni. La rete private, territorialmente speculare a quella commerciale, è coordinata da sette responsabili territoriali che riportano al responsabile Italia del Private Banking, Salvatore Pisconti. Parallelamente, lo scorso primo novembre è nata Cordusio SIM, la società che serve i clienti Ultra High Net Worth Individual attraverso un modello di servizio calibrato sulle necessità dei patrimoni al di sopra dei 5 milioni di euro e con un centro di eccellenza per la gestione degli investimenti. Cordusio Sim è guidata dall'amministratore delegato Paolo Langè.
"Ci muoveremo su tre linee prioritarie - ha concluso Giovanni Ronca, co-Head del Commercial Banking Italy di UniCredit - consolidare la leadership nell'Asset Gathering, con un maggior focus sulle attività di consulenza a distanza; riaffermare la leadership nel settore dei prestiti personali, sfruttando il potenziale di clienti "pre-deliberati" e puntando sempre di più al credito 'in tempo reale' su tutti i canali. Da ultimo, sul fronte Corporate, sfrutteremo le potenzialità legate al nuovo modello organizzativo, che esalta la focalizzazione commerciale e la specializzazione in linea con le esigenze dei diversi segmenti di imprese identificati, senza rinunciare a un adeguato livello di prossimità. L'obiettivo fondamentale è quello di mettere al servizio dei clienti le nostre piattaforme di prodotto (dall'investment banking, ai servizi transazionali, a quelli di private banking e di wealth management) e la nostra capacità di supportare imprese di ogni dimensione nei loro percorsi di internazionalizzazione".
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