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Grecia, salvataggio in due tempi

6/16/2011 | federico.leardini

Rehn "Per il salvataggio della Grecia ci sarà un intervento in due tempi"


 

«Per il salvataggio della Grecia ci sarà un intervento in due tempi: domenica prossima bisognerà dare il via libera alla tranche da 12 miliardi, l'11 luglio decidere sulla partecipazione dei privati al secondo intervento d'aiuto»: lo ha detto il commissario Ue Olli Rehn lanciando un appello ai 27 «per superare le attuali divisioni». Il commissario ha precisato: «Non abbiamo un piano B» e ha più volte ribadito l'appello alla responsabilità politica sia da parte dei partiti politici greci che dei più alti responsabili economici europei.
 
LA FIDUCIA - «Sono fiducioso - si legge in una nota del commissario agli affari economici - che domenica prossima l'Eurogruppo sarà in grado di decidere sulla quinta trance del prestito alla Grecia, che avverrà ai primi di luglio. Confido che saremo in grado di concludere anche la revisione d'accordo con il Fmi. Nello stesso contesto l'Eurogruppo domenica e lunedì discuterà i contenuti e le condizioni di un nuovo programma per la Grecia e la natura del coinvolgimento del settore privato, con l'intento di prendere una decisione al prossimo vertice dell'Eurogruppo dell'11 luglio». Secondo Rehn questo doppio approccio consentirà alla Grecia di evitare un default e aprirà la strada ad una strategia di medio termine. «È stato difficile - spiega Rehn - ma credo fortemente che questo doppio approccio consentirà alla Grecia di evitare uno scenario accidentato». «Ciò significa che il finanziamento del debito sovrano greco non potrà essere assicurato fino a settembre, mentre prenderemo le decisioni di medio termine prima, a luglio». «È spiacevole - dice ancora Rehn riferendosi ai risvolti politici della situazione - che gli sforzi per costruire un'unità nazionale siano falliti mercoledì». «Non c'è dubbio che gli sforzi per evitare il default - che sarebbe una catastrofe per la Grecia - siano responsabilità di tutte le forze politiche».
 
LE DIVISIONI - Riuniti martedì a Bruxelles, i ministri dell'eurozona non erano riusciti a mettersi d'accordo sui nuovi aiuti alla Grecia, in particolare sull'eventuale partecipazione di banche, istituti assicurativi e altri creditori privati della Grecia al nuovo piano di aiuti, dopo quello di 110 miliardi di euro in tre anni varato l'anno scorso. Domenica e lunedì a Lussemburgo si discuterà proprio «del contenuto e delle condizioni per un nuovo programma di aiuti alla Grecia, e della natura della partecipazione del settore privato, con l'obiettivo di giungere a qualche decisione alla prossima riunione dell'Eurogruppo l'11 luglio»,

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