Mappa dei conti deposito, quali minacce e quali opportunità nascondono davvero
La Bce ha deciso, pochi giorni fa, di mantenere il tasso di riferimento dell'Eurozona all'1,25 per cento. Allo stesso tempo, l'istituto di Francoforte ha tracciato la linea per la prossima riunione, in programma il primo giovedì di luglio: i tassi con ogni probabilità saliranno all1,5 per cento.
Se poi guardiamo i future sugli indici Euribor - i tassi interbancari più conosciuti fra i piccoli risparmiatori italiani dato che sono anche il parametro più frequentemente utilizzato dagli istituti di credito per il calcolo delle rate dei mutui a tasso variabile - il trend rialzista dei tassi è lampante.
Nel 2014 l'Euribor a 3 mesi, tendenzialmente abbastanza fedele al tasso Bce, dovrebbe toccare il 3% (dall'attuale 1,5%).
Un punto fermo, quello della lenta ma costante risalita dei tassi, di cui gli investitori non possono non tener conto.
A ciò va aggiunto che il tasso di inflazione viaggia ben oltre la soglia di controllo fissata dalla Banca centrale europea (2%): secondo l'Istat ad aprile eravamo al 2,6% e, entro fine anno, si potrebbe avvicinare al 3 per cento.
Ecco perché in questo scenario è bene scegliere con oculatezza dove parcheggiare la propria liquidità considerato che il rendimento reale (al netto dell'inflazione appunto) rischia di essere abbondantemente vanificato dal rincaro del costo della vita.
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