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Santander, stop ai bond

6/13/2011

La tensione sui titoli dei Paesi periferici dell'Eurozona si riflette anche sugli istituti di credito.


 

La tensione sui titoli dei Paesi periferici dell'Eurozona si riflette anche sugli istituti di credito. La banca spagnola Santander è infatti riuscita, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, a collocare solo circa la metà dell'ammontare previsto (1,46 miliardi di dollari) di un covered bond a 5 anni. Tanto che le tre banche che hanno curato la scorsa settimana l'emissione - Commerzbank, Hsbc, e Société Générale - hanno dovuto acquistare la restante metà dei titoli.
 
Sembrerebbe un paradosso, considerato che la banca spagnola vanta un rating Tripla A (dall'agenzia statunitense Moody's) e che offriva agli investitori un cedola del 4,625%, 195 punti base oltre il tasso mid-swap.
 
Una motivazione, però, c'è. Il sottostante del covered bond è composto da prestiti delle municipalità spagnole, titoli evidentemente considerati rischiosi in questa fase in cui imperversano le tensioni sul debito dell'Eurozona, in primis su titoli greci, irlandesi e portoghesi.
 
In giornata, dopo la diffusione della notizia, i Cds sul Santander (strumenti finanziari che funzionano come polizza assicurativa contro il fallimento dei titoli a cui sono agganciati) sono balzati a 240 punti base (rispetto ai 233 precedenti) toccando il livello più alto dall'11 marzo.

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