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6/10/2011
Il livello dei prezzi continua a preoccupare la Banca centrale europea, tanto che Jean-Claude Trichet, il presidente uscente dell'istituto di Francoforte (a breve sarà sostituito dall'attuale governatore di Bankitalia, Mario Draghi), ha preannunciato esplicitamente una stretta monetaria già nel mese di luglio: «Potrebbe esserci un rialzo dei tassi al prossimo consiglio», ha detto Trichet, aggiungendo tuttavia che «non ci siamo legati le mani» e che quindi non è del tutto scontata una stretta monetaria il mese prossimo. Imperativo, per la Bce, è comunque applicare una «forte vigilanza» sul fronte dei prezzi. Parole che solitamente anticipano un rialzo dei tassi. Oltre alle note negative sul fronte dei prezzi, Trichet prevede che la crescita economica dell'area euro continui a ricevere una «spinta positiva», anche se l'incertezza resta elevata.
POLITICA ACCOMODANTE - Secondo la Bce, che ha alzato le stime per l'anno in corso e per quello successivo, i tassi d'inflazione dovrebbero restare oltre il 2% nei prossimi mesi. In linea alle attese di mercato e analisti, al termine del consiglio mensile di politica monetaria, la Bce ha optato per una conferma dei tassi di riferimento. Il costo del denaro nei 17 paesi Uem resta così stabile sull'attuale 1,25%, livello raggiunto ad aprile con una stretta da un quarto di punto percentuale. Invariati anche i tassi di depositi e prestiti overnight, rispettivamente a 0,50% e 2%. L'orientamento della politica monetaria, ha detto Trichet, è «ancora accomodante». Lo staff della Bce ha comunicato le stime macroeconomiche per la zona euro: il Pil 2011 è stimato in range 1,5-2,3% da 1,3-2,1% delle stime marzo, quello del 2012 in range 0,6-2,8% da 0,8-2,8%. L'inflazione 2011 è vista al rialzo, in range 2,5-2,7% da 2,0-2,6% delle stime di marzo, mentre quella del 2012 in range 1,1-2,3% da 1,0-2,4% comunicato a marzo.
GRECIA: NO A RISTRUTTURAZIONE - La Bce, ha detto ancora trichet, «è contraria a qualsiasi tipo di soluzione per la Grecia che comporti una ristrutturazione, un haircut o altro. Bocciamo qualsiasi piano che non sia esclusivamente su base volontaria, qualsiasi evento di credito» maggiore o anche «un default selettivo», ha detto il presidente della Bce. In particolare, qualsiasi partecipazione dei creditori privati deve essere assolutamente «su base volontaria».
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