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10/28/2016 | Marcella Persola
UBS ha chiuso il terzo trimestre del 2016 con un utile netto in discesa a 827 milioni di franchi contro i 2,1 miliardi dell'analogo periodo dell'anno scorso. Il forte calo risente tuttavia del fatto che nel 2015 i risultati avevano beneficiato di un credito d'imposta di 1,3 miliardi. L'utile ante imposte è invece cresciuto dell'11% a 877 milioni, grazie al forte andamento delle attività sul mercato domestico svizzero e al taglio dei costi. Gli accantonamenti per contenziosi sono saliti a 1,41 miliardi da 988 milioni di fine giugno. Il gruppo ha detto che continuerà ad adottare le misure per compensare i costi regolamentari più alti del previsto.
«Abbiamo messo a segno un’ottima performance in tutte le nostre attività nonostante gli effetti stagionali e il contesto di persistenti difficoltà sul fronte macroeconomico, geopolitico e di mercato. Il nostro posizionamento solido ci consente di dedicare l’attenzione necessaria ai nostri clienti per sostenerli nella situazione attuale. Continueremo a operare con disciplina e a gestire rischi e risorse con prudenza.» ha sottolineato Sergio P. Ermotti (nella foto), group chief executive officer UBS.
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