Tempo di lettura: 2min

Bernanke, ripresa frustrante

6/8/2011

Ripresa irregolare e di frustrante lentezza, per il governatore della FED, Ben Bernanke


 

«L'economia americana dovrebbe risollevarsi nella seconda metà del 2011, a dispetto dei recenti segnali di debolezza». Lo ha detto il governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, in un discorso ad Atlanta. Lo stesso ha però affermato che il recupero, a due anni dalla fine delle recessione, resta «irregolare» e procede con «frustrante lentezza» e che le condizioni del mercato del lavoro «rimangono difficili».
 
Politica monetaria 
Bernanke ha poi aggiunto che la politica monetaria della Fed resterà «accomodante» e i tassi di interesse, attualmente pressoché a zero, rimarrano bassi ancora per un «lungo periodo». Lo stesso ha quindi indicato che la Fed non modificherà l'attuale impostazione monetaria, focalizzata su una politica di stimoli record (questo mese si chiude il secondo quantitative easing lanciato lo scorso autunno per un'iniezione di liquidità per complessivi 600 miliardi di dollari).
«La ripresa economica prosegue a un ritmo moderato, anche se a un tasso non uniforme fra i settori e con frustrante lentezza dal punto di vista di milioni di disoccupati», ha aggiunto il numero uno della Fed. Lo scorso fine settimana il governo degli Usa ha indicato che il tasso di disoccupazione a maggio è salito al 9,1 per cento.
 
Inflazione 
Bernanke ha detto che mentre il recente aumento dell'inflazione resta una «preoccupazione», ci sono tuttavia prova non debba essere una minaccia di lungo periodo. «Se i prezzi delle materie prime si stabilizzeranno lo slancio verso l'alto per l'inflazione generale dei prezzi si indebolirà e il recente aumento dei prezzi si rivelerà transitorio».
 
Monito ai politici 
Il governatore della Fed ha lanciato anche un chiaro messaggio alla politica: serve «un piano credibile e di lungo periodo per un consolidamento fiscale» che riduca il debito pubblico.
 
Effetto Bernanke sui mercati 
Le parole di Bernanke hanno influenzato l'andamento di Wall Street, virata in territorio leggermente negativo e del dollaro che ha perso ulteriore terreno nei confronti delle principali cadute, penalizzato dalla prospettiva di ulteriori stimoli della Fed per sostentare l'economia degli Stati Uniti dopo il secondo piano di quantitative easing in scadenza a giugno. In calo anche i rendimenti dei titoli di Stato americani con scadenza a due anni.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?