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Investire: occhi sulla Svizzera

6/6/2011

Il Franco svizzero hedge contro i rischi di un mercato ancora privo di chiari segnali per gli investitori


 

«A breve e medio termine, in questa situazione di incertezza, siamo neutrali sull'azionario. Le questioni che invitano alla cautela sono tante: la situazione del debito greco, i dati macroeconomici americani non entusiasmanti, la crescita del G7 inferiore alle attese. Insomma, il ciclo economico mostra difficoltà a ripartire», spiega Giorgio Radaelli, chief global strategist della Bsi Bank di Lugano.


Se questo è lo scenario, dove investire?


Certamente, a costo di essere banali, in Svizzera. Questo perché il franco, per l'investitore europeo, è comunque un hedge contro i rischi della moneta unica. Poi perché il listino di Zurigo è molto difensivo, per la sua composizione. E infine, questa è un'altra ragione valida, l'economia elvetica ha dimostrato di saper resistere alle turbolenze internazionali.


Ma un franco svizzero forte potrebbe rappresentare un problema per le aziende quotate e per l'economia...


Per ora l'export tiene bene. Certamente la Banca nazionale svizzera e il Governo di Berna sono preoccupati per la forza della nostra valuta, ma finora non vi sono state ripercussioni negative sulla tenuta borsistica delle imprese quotate.


Quindi il suo consiglio, per chi volesse difendersi dalle turbolenze dei mercati azionari internazionali, è comprare azioni svizzere?


Certo. Magari non direttamente, ma attraverso un fondo di investimento o un Etf. Oppure un'obbligazione federale di lungo termine, che rende attorno al 2 per cento.


Torniamo all'azionario. L'investimento a Wall Street è un rischio?


La Borsa americana non mi fa impazzire, anche se non credo che sia particolarmente rischiosa. E in ogni caso gli Usa al momento sono una scelta più tranquilla rispetto agli emergenti o all'Europa. Anche perché i rischi sono maggiori nel nostro continente: solo a fine giugno sapremo davvero se la Grecia è destinata a fallire o se riuscirà a pagare il suo debito.


Intanto però la speculazione può colpire sia in America che altrove. A proposito, dopo le elezioni amministrative, pensa che l'Italia possa essere oggetto di speculazioni?


Tutte le nazioni ne possono essere oggetto, l'Italia in questo senso non corre rischi maggiori rispetto a Francia o Belgio. Ma le banche italiane – come è stato detto e ridetto – sono solide e, fra i Paesi a rischio, è quello meno a rischio.


Per concludere, quali suggerimenti darebbe per costruire un portafoglio a 3-6 mesi?


Sovrappeserei leggermente la componente equity, ma senza esagerare e, comunque, favorendo la Svizzera. Per quanto riguarda le obbligazioni, meglio i corporate che i governativi a lungo. E infine riserverei uno zoccolo duro del portafoglio, fra il 5 e il 20%, ai beni rifugio: franco svizzero, oro e platino.

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