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Grecia, addio all'Euro?

5/26/2011

L'ipotesi di un ritorno alla Dracma per la Grecia alle prese con una drammatica crisi delle finanze pubbliche torna a tenere banco


L'ipotesi di un ritorno alla Dracma per la Grecia alle prese con una drammatica crisi delle finanze pubbliche torna a tenere banco. Questa volta non è la stampa a parlarne, come avvenuto a inizio di maggio con la notizia rilanciata dal settimanale tedesco Der Spiegel ma si tratta un commissario europeo.
Di nazionalità greca per giunta.
Maria Damanaki, titolare della pesca, in un intervento che compare sulla homepage del suo sito personale scrive: «Lo scenario di una uscita della Grecia dall'euro ormai è sul tavolo».
 
L'esponente del Pasok, partito socialista attualmente al governo giustifica così la sua scelta: «Sono obbligata a parlare apertamente.
Abbiamo la responsabilità morale di guardare al dilemma con chiarezza: o troviamo un accordo con i creditori in modo che il nostro programma di duri sacrifici abbia risultati, oppure torniamo alla dracma». Introducendo l'argomento, Damanaki afferma che «la più grande conquista della Grecia nel dopoguerra, l'euro e (la presenza) del nostro paese nel mercato europeo è in pericolo».
La ragione che potrebbe averla indotta a scrivere queste parole potrebbe essere il no dell'opposizione parlamentare di centro destra al piano di austerity da sei miliardi. Il mancato compromesso potrebbe infatti mettere in discussione un nuovo piano di aiuti europei.

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