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5/24/2011 | Redazione Advisor
"Il debito italiano va contestualizzato all'interno dell'enorme moltiplicazione delle passivita' che caratterizza tutto l'Occidente. L'esposizione assoluta di Roma e' ancora troppo alta, ovviamente, pero' la dinamica del deficit rispetto all'economia e' meno grave che altrove".
Lo ha affermato in una intervista rilasciata a MF, Emanuele Ravano, d.g. della Pimco a Londra, aggiungendo che i titoli governativi italiani piu' interessanti sono "quelli con scadenza inferiore a 5 anni. Hanno un rendimento tale da giustificare il rischio. Sarei invece meno interessato ai titoli decennali perche' allungando l'orizzonte temporale i rischi diventano piu' nebulosi".
Mentre tra le obbligazioni societarie "trovo appetibili le emissioni bancarie di quegli istituti che si stanno ricapitalizzando con successo. Per esempio Intesa Sanpaolo, che qui cito piuttosto come esempio che come raccomandazione specifica. Anche a livello europeo esistono parecchie banche - mi viene in mente il Santander - che hanno sicuramente fatto dei progressi e le cui obbligazioni offrono un premio rispetto ad altre obbligazioni societarie", spiega il d.g..
Sulla situazione in Grecia, Ravano afferma che "alcuni Paesi giungeranno certamente a una ristrutturazione. La Grecia: e' molto probabile. Il Portogallo: e' probabile. L'Irlanda: vedremo. Mi aspetto una ristrutturazione spalmata nel tempo perche' il sistema non e' pronto a incassare le perdite in un'unica soluzione. Quindi magari prima si allungheranno le scadenze dei rimborsi, poi si parlera' di nuove misure di austerita', e quando le misure di austerita' risulteranno inadeguate, allora si abbasseranno le cedole. E' inutile indulgere in fantasie, le banche europee non possono ingoiare il rospo dall'oggi al domani, le autorita' cercheranno di guadagnare tempo. Debbono ottenere tre risultati simultaneamente", conclude Ravano
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