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5/19/2011 | Redazione Advisor
"L'obiettivo è rafforzare l'integrità e migliorare la trasparenza delle agenzie di rating". Mary Shapiro, presidente della Sec (Consob americana) ha annunciato con queste parole la stretta sulle agenzie di rating che l'autorità di vigilanza usa ha proposto ieri. Un documento di 500 pagine, su cui ora si aprirà una nuova consultazione pubblica vista dal voto finale, che mira a ridurre ogni conflitto di interesse e ad aumentare la trasparenza: le agenzie saranno obbligate a pubblicare in modo standardizzato l'andamento negli anni del rating, dovranno mettere sotto la lente tutti i rating assegnati da analisti che sono andati poi a lavorare presso le società che avevano valutato, dovranno separare in maniera più efficace l'attività commerciale da quella di analisi.
La proposta interessa 10 agenzie di rating già registrate presso la Sec in America, tra le quali figurano i big Moody's e Standard& Poor's.
La prima novità riguarda gli analisti: quando uno di loro lascia l'agenzia per cui lavoro in un arco di tempo inferiore a un anno viene assunto da una società o una banca che in precedenza l'analista aveva valutato, l'agenzia di rating avrà l'obbligo di ri-analizzare tutti i giudizi per eliminare ogni sospetto di conflitto di interesse. Non solo. I "muri cinesi" che separano gli analisti dagli uffici commerciali diventeranno più alti e impenetrabili.
Va detto che queste disposizioni sono già applicate dalle agenzie di rating, almeno dalle più grandi. Ma non mancano le polemiche.
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