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Inflazione, aprile record

5/17/2011

Balzo in avanti per l'inflazione nel mese di aprile. Stando ai dati diffusi dall'Istat, il tasso è salito al 2,6%, dal 2,5% di marzo


 

Balzo in avanti per l'inflazione nel mese di aprile. Stando ai dati diffusi dall'Istat, il tasso è salito al 2,6%, dal 2,5% di marzo. L'Istituto di statistica ha confermato le stime provvisorie, che indicano un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,5%. Il tasso annuo è il più alto da novembre 2008, quando l'inflazione si attestò al 2,7%; quello congiunturale è il maggiore da luglio 2008. La crescita tendenziale prosegue, così, dal dicembre 2010. L'accelerazione di aprile risente in primo luogo delle tensioni sui prezzi dei servizi relativi ai trasporti. Pesa anche la dinamica dei beni energetici regolamentati (adeguamento delle tariffe di luce e gas).
 
Carrello della spesa più caro. Il carrello della spesa ha registrato un aumento di prezzi superiore alla media. Per il raggruppamento dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori (dal cibo ai carburanti) la crescita è stata del 3,3% su base annua, contro un tasso di inflazione al 2,6%. Così l'indice dei prezzi della lista dei beni che rientrano nella spesa quotidiana ha segnato un'accelerazione nel confronto con marzo (quando era stato pari al +3,2%). Per quanto riguarda, poi, il rialzo su base mensile, è stato dello 0,3%.
 
La corsa dei carburanti. Ad aprile il prezzo della benzina ha rallentato il passo, ma mantenendosi su livelli elevati, la verde è aumentata dell'11% (+12,7% a marzo) su base annua e dell'1,3% su base mensile. Sempre ad aprile il prezzo del gasolio per i mezzi di trasporto è salito del 18,9% (+18,5% a marzo) in termini tendenziali e del 2,6% sul piano congiunturale. Riguardo al gpl, l'indice ha registrato un rialzo annuo del 20% (+20,8% a marzo) restando invariato su base mensile. Il prezzo del gasolio per riscaldamento ha segnato un rialzo tendenziale del 17,8% (+19,1% a marzo) e dell'1,8% sul piano congiunturale.
 
Le voci che pesano di più sulle tasche.  Secondo i dati definitivi resi noti dall'Istat, i maggiori incrementi congiunturali dei prezzi riguardano i trasporti (+1,8%), l'abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+1,2%). In calo risultano i prezzi delle comunicazioni (-0,8%) e dei servizi sanitari e spese per la salute (-0,1%). 
 
Sul piano tendenziale i maggiori tassi di crescita interessano le divisioni trasporti (+6,1%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+5,2%). In flessione risultano i prezzi delle comunicazioni (-1,3%) e di ricreazione, spettacoli e cultura (-0,2%). Per quanto riguarda i beni energetici nel settore regolamentato, l'aumento congiunturale è dovuto al rialzo del prezzo dell'energia elettrica (+3,9%), il cui tasso di variazione tendenziale si porta al +2,4% (dal -4,1% di marzo). In aumento anche il prezzo del gas (+1,9%), che segna un tasso di variazione su base annua pari al +7,3% (era +8,5% a marzo 2011). Con riferimento ai servizi relativi ai trasporti, si registrano rialzi congiunturali consistenti, legati in parte a fattori stagionali, per i prezzi del trasporto marittimo e per vie di acque interne (+31,7%), cresciuti rispetto ad aprile 2010 del 65,1%, e per i prezzi del Trasporto aereo passeggeri (+24,1%), che segnano un incremento su base annua del 2,6%. In aumento rispetto a marzo 2011 risultano anche i prezzi del trasporto ferroviario passeggeri (+2,7%), che crescono su base tendenziale del 5,9%.  

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