Generali, Intesa Sanpaolo e Unipol. Sono i brand che contano di più tra banche e assicurazioni, secondo Brand Finance, società di consulenza londinese specialiccata nel branding di impresa che ha pubblicato pochi giorni fa la classifica dei 50 principali marchi italiani di tutti i settori industriali. Brand che, spiegano gli esperti della società di consulenza londinese, crescono troppo poco sia in valore sia in termini di forza (ossia gli investimenti sul brand, la percezione dei consumatori e relativo ROI). 

Brand Finance calcola il valore del marchio utilizzando una particolare metodologia per determinare il valore che un'azienda sarebbe disposta a pagare per la licenza del proprio brand ipotizzando che non sia in suo possesso. Questo approccio prevede la stima dei futuri ricavi attribuibili a un marchio e il calcolo di un ipotetico tasso di royalty che sarebbe applicato per l'utilizzo del marchio.

Ma guardiamo la classifica in dettaglio: al primo posto troviamo Generali. Il brand del Leone ha un valore stimato in oltre 13 miliardi di dollari (13,2 miliardi nel 2014) ed è anche il brand italiano più importante a livello globale anche se ha un rating a doppia A. Al secondo posto troviamo Intesa Sanpaolo (sale al 12esimo posto nella classifica generale dal 14esimo): il brand dell'istituto vale 1,7 miliardi di dollari (stesso valore del 2014) e ha un rating a doppia A. Al terzo posto si piazza Unipol (balza 14esimo posto nella classifica generale italiana; lo scorso anno era fuori classifica), con un valore di 1,6 miliardi e un rating a una A.

Sotto il podio Banco Popolare con 1,2 miliardi di dollari (scende dal 17esimo al 19esimo posto nella classifica generale), Banca IMI con 1,1 miliardi (scende dal 15esimo al 21esimo nella classifica generale), UBI Banca a 1 miliardo (scende dla 20esimo al 24esimo posto), Mediolanum a 964 milioni (sale al 25esimo posto), Banca Mps a 957 milioni (sale dal 29esimo al 25esimo posto). Il brand Mediobanca vale 588 milioni (40esimo posto dal 41esimo), quello della Bper 579 milioni (scende dal 39 al 41esimo posto), quello della CR del Veneto 545 milioni (dal 37esimo al 44esimo posto), quello del Banco di Napoli 13 milioni (dal 45 al 47esimo), e, ultimo in classifica, quello della Bpm a 497 milioni (dal 43 al 50esimpo posto).