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5/6/2011 | Redazione Advisor
La Banca Popolare di Milano, in vista dell'imminente aumento di capitale da 1,2 miliardi, si avvia a proporre la revisione delle condizioni del prestito convertendo da 400 milioni, scadenza 2013, che al momento dell'emissione era stato contestato da Consob e mercato.
Nel Cda di Bpm il presidente Massimo Ponzellini avrebbe gia' informato il board di avere allo studio "una revisione del convertendo". E sul tema sarebbe al lavoro il management team guidato dal candidato direttore generale Enzo Chiesa, che sara' nominato d.g. dal consiglio del prossimo 12 maggio, insieme alle banche che assisteranno il gruppo nel riassetto finanziario.
Secondo quanto trapela dagli advisor legali e finanziari, Bpm mira a modificare le condizioni del prestito convertendo che scade nel 2013 e che ha un prezzo obbligato di conversione di 6 euro per azione. L'idea sarebbe quella di favorire la conversione immediata del prestito, raddoppiando il numero delle azioni da assegnare ai sottoscrittori del convertendo in modo da dimezzare da 6 euro a circa 3 euro il prezzo di conversione.
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