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Tremonti, non esagerare coi controlli

5/6/2011

Lettera dell' Agenzia delle Entrate: «Comportiamoci tutti, come funzionari del Fisco, così come vorremmo essere tutti trattati come contribuenti»


 

Una circolare dell'Agenzia delle Entrate per spiegare «quali sono le sanzioni per chi esagera con i controlli fiscali» sulle imprese. L'ha preannunciata il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi per la presentazione del Dl sullo Sviluppo. «Un conto è chiedere le tasse , un altro è essere coerenti con la legge» ha aggiunto il ministro che alcune settimane fa aveva promesso di adoperarsi contro «l'oppressione» fiscale, gli eccessi che generano «costi, tempo perso, stress, e occasioni di corruzione».
 
LA LETTERA AI DIPENDENTI - Il direttore Attilio Befera ha infatti richiamato i propri dipendenti al rispetto di un rapporto leale, serio, rispettoso con i contribuenti in una lettera pubblicata sul sito istituzionale: niente soprusi o vessazioni nei controlli. Anche perché danneggiano la credibilità di un fisco che vuole trasparenza e che quindi deve dare rispetto. Arroganza e soprusi provocano invece «un devastante danno di immagine» - si legge nella lettera - tanto da «finire quasi per apparentare l'azione del fisco a quella di estorsori». Arrivano così le sanzioni per gli ispettori del fisco che eccedono il loro ruolo: se i comportamenti sono gravi, «gravi saranno anche le relative sanzioni, nessuna esclusa». Lo stesso ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha parlato di una prossima circolare con le sanzioni. «Uscirà una circolare dell'Agenzia delle Entrate che spiegherà quali saranno le sanzioni per chi esagera», ha detto. Il direttore Befera ricorda di aver già richiamato alla «correttezza ed efficienza» ma di continuare a ricevere «segnalazioni nelle quali si denunciano modi di agire che mi spingono adesso a richiamare ognuno alle proprie responsabilità e ribadire ancora una volta che la nostra azione di controllo può rivelarsi realmente efficace solo se è corretta».
 
LE INDICAZIONI - Il numero uno delle Entrate fornisce anche indicazioni pratiche. «Se un accertamento non ha solido fondamento - spiega - non va fatto e se da una verifica non emergono fatti o elementi concreti da contestare, non è corretto cercare a ogni costo pseudo infrazioni formali da sanzionare solo per evitare che la verifica stessa sembri essersi chiusa negativamente. Insomma, se il contribuente ha dato prova sostanziale di buona fede e di lealtà nel suo rapporto con il Fisco, ripagarlo con la moneta dell'accanimento formalistico significa venire meno a un obbligo morale di reciprocità, ed essere perciò gravemente scorretti nei suoi confronti». E aggiunge, queste non sono osservazioni, ma obblighi precisi. In fondo - conclude - «la regola da seguire è molto semplice. È una regola di rispetto: comportiamoci tutti, come funzionari del Fisco, così come vorremmo essere tutti trattati come contribuenti».
 
FISCO CON LO SCONTO AL SUD - Il drecreto contiene poi le misure per l'occupazione nel Sud, con l'introduzione del credito di imposta per le imprese che assumono nel Mezzogiorno. «Pensiamo di poter avere la fiscalità di vantaggio: è l'unico modo di spendere i soldi europei - ha detto Tremonti - . Nel 2011 rischiamo di perdere 5 miliardi. Il tasso di utilizzo dei fondi è scandalosamente basso. E se non spendiamo i fondi, questi tornano a Bruxelles». Anche il social housing, l'edilizia sociale, «sarà concentrata al Sud».

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