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1/22/2015
Il programma di acquisto di titoli di Stato da parte della Bce ammonterà a 60 miliardi di euro al mese e durerà fino al settembre 2016, un tempo necessario per riportare il tasso di inflazione dell'Eurozona vicino al 2%. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha spiegato durante la conferenza stampa al termine della riunione del board dell'Eurotower (qui il comunicato ufficiale), che il QE operato dalla Bce avverrà secondo un criterio di condivisione del rischio con le banche nazionali dei paesi interessati: in sostanza alle banche centrali andrà l'80% del rischio perdite e per il restante 20% la Bce farà da cuscinetto, mentre i titoli di Stato dei paesi sotto un programma di assistenza dell'Fmi (come la Grecia) verranno acquistati dalla Bce sulla base di determinati criteri di eleggibilità.
Draghi rileva un "notevole" rallentamento dell'economia nell'Eurozona, anche se, guardando al futuro, la crescente diminuzione del prezzo petrolio dovrebbe portare a un miglioramento della situazione dei bilanci di famiglie e imprese. La dinamica dell'inflazione è più debole del previsto, ha proseguito il presidente della Bce, secondo il quale "un potenziale secondo round di effetti sui salari legati al calo del prezzo del petrolio è aumentato e potrebbe influenzare i prezzi".
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