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Carige: tensioni tra Fondazione e cda sull'aumento

11/6/2014

I vertici dell'istituto hanno già inviato il piano a Franforte (La Stampa) che conferma le strategie illustrate poco dopo l'esito degli stress test


Nonostante le voci sull'ingresso di nuovi soci nel capitale, tutti rimangono in attesa dei chiarimenti tra cda di Banca Carige e Fondazione sul da farsi. Il board poche poche ore dopo l'esito degli stress test, che hanno evidenziato un ammanco di capitale di 814 milioni di euro, ha deliberato all'unanimità un aumento di capitale non inferiore a 500 milioni di euro (fino a 650 milioni), accompagnato dalla cessione di asset, quali Banca Cesare Ponti (private bnaking) e Creditis (credito al consumo).


La Fondazione, che ad oggi è ancora l'azionista di riferimento con il 19%, chiede che si proceda con un'aggregazione tra banche prima di un eventuale aumento di capitale, per la quale si è già dissanguata con 152 milioni nella precedente ricapitalizzazione di 800 milioni di euro, e rischia di scendere sotto il 5%. I vertici dell'istituto, come riporta La Stampa, hanno già inviato a Francoforte una lettera con il piano, confermando le strategie illustrate poche ore dopo l'esito degli stress test. La risposta della vigilanza europea dovrebbe arrivare a fine novembre e il board potrà approvare il piano definitivo i primi di dicembre, con l'entità della nuova ricapitalizzazione.

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