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UniCredit punta a una rete di 800 consulenti (ex-promotori)

9/30/2014 | Massimo Morici

Il piano del gruppo presentato ai sindacati prevede 1.210 sportelli privi di cassa ma con la possibilità di effettuare operazioni self - service e 200 sportelli specializzati in servizi alle imprese


Dopo Intesa Sanpaolo, anche la rivale UniCredit punta al rafforzamento della distribuzione fuori sede dei prodotti del risparmio gestito grazie a 800 consulenti finanziari che lavoreranno porta a porta. E' quanto riporta oggi MF, che rivela i dettagli del piano presentato nei giorni scorsi ai sindacati dai vertici della banca di piazza Gae Aulenti. Il riassetto della rete, che va sotto il nome di Banca Open / Distretto 2.0, comporterà un investimento da parte di UniCredit di 1,5 miliardi nei prossimi due anni, permettendo una crescita dei ricavi tra il 4 e 5% fino al 2018, quando è previsto un utile di 2 miliardi di euro. 

A regime la nuova rete conterà 800 sportelli hub, in grado di fornire un'offerta di servizi a 360 gradi, 800 agenzia che conserveranno l'attuale impostazione, 200 sportelli privi di cassa ma specializzati in servizi alle imprese (UniCredit First), 1.200 sportelli privi di cassa ma con la possibilità di effettuare operazioni in modalità self - service e 10 sportelli con self - service e consulenza a distanza. 

LEGGI LE SLIDE DEL PIANO BANCA OPEN PRESENTATE AI SINDACATI SU ADVISORPROFESSIONAL

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