Il pm Luigi Orsi, in relazione alla fallita scalata di Unipol a Bnl nel luglio del 2003, ha chiesto la condanna dell'ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, a 3 anni e sei mesi di carcere
Il pm Luigi Orsi, in relazione alla fallita scalata di Unipol a Bnl nel luglio del 2003, al termine della sua requisitoria al processo ha chiesto la condanna dell'ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, a 3 anni e sei mesi di carcere, più 700 mila euro di multa con la concessione delle attenuanti generiche.
Quattro anni e sette mesi è stata invece la richiesta per Giovanni Consorte, ex numero uno di Unipol, oltre a un milione e 200 mila euro di multa, e 4 anni per l'editore Caltagirone (1 milione di multa). I pubblici ministeri hanno, inoltre, chiesto la condanna a 4 anni e 4 mesi e un milione e 100 mila euro di multa per gli altri allora vertici della compagnia assicurativa, Ivano Sacchetti e Carlo Cimbri.
Due anni e 4 mesi e 500 mila euro di multa sono stati sollecitati per l'altro esponente di Bankitalia a processo, Francesco Frasca. Secondo Orsi, l'ex governatore di Bankitalia Fazio merita "la pena più alta perché si potrebbe fare a meno di tutti gli altri personaggi di questa vicenda, ma non di lui".
Il pm ha sottolineato come però meriti le attenuanti per essere venuto in aula a "riaffermare l'ideologia che lo ha pervaso, quella di una visione medievale della Vigilanza, confermando che quello che ha fatto lo rifarebbe". Inoltre, le generiche gli devono essere attribuite perché "ha perso il posto e non ricopre più nessuna carica".
Comunque la Banca d'Italia presieduta dal "direttore d'orchestra" Fazio, ha rappresentato "il motore immobile" della tentata scalata di Unipol a Bnl, ha continuato Orsi nella sua requisitoria nel processo in corso a Milano. Secondo il magistrato, infatt, Fazio fu il "regista dell'operazione quando ancora nessuno degli altri soggetti che poi sarebbero intervenuti era attivo".
Fu lui a porre le premesse per trovare qualcuno che facesse l'operazione, coltivando la sua politica "autarchica" in difesa dell'italianità delle banche che sarebbe poi stata esercitata nella vicenda Unipol contro gli spagnoli del BBVA. Unipol, ha spiegato Orsi, "fu quasi raccolta per strada" e grazie alla sinergia tra Fazio e Frasca gli venne data la forza per tentare l'impresa di scalare Bnl.
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