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5/27/2014
Le banche italiane, con Mario Draghi pronto ad agire e gli aumenti di capitale in vista della Asset Quality Review restano il posto migliore"per avere una posizione lunga nella seconda metà del 2014. E' quanto sostiene Mediobanca Securities, il dipartimento di ricerca londinese di Mediobanca, che ricorda come il mix di interventi attesi dalla Bce, ma anche lo scenario emerso dalla elezioni europee vanno a sostegno delle banche europee, in particolare quelle dei Paesi periferici.
Il voto di protesta nella Ue probabilmente obbligherà a fare riforme e indurrà i partiti politici tradizionali a collaborare così come la fragile ripresa economica obbligherà la Bce ad agire. Saranno i dati sull'inflazione a dettare la velocità e l'entità delle misure che saranno adottate dalla Banca, ma l'esito delle elezioni potrà essere per Draghi il principale strumento di trattativa con la Germania per evitare che il voto di protesta si rafforzi. Secondo Mediobanca (che ribadisce la sua preferenza per UniCredit, UBI, Natixis e ING) un mix quindi di tagli dei tassi, finanziamenti mirati agli impieghi e Abs dovrebbero essere sufficienti a sostenere le valutazioni delle banche europee.
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