Una revisione dei trattati? "Credo sia un'ipotesi da prendere in considerazione. I trattati sono stati scritti prima della globalizzazione, sono stati aggiustati, ma sono il prodotto di un mondo passato, il mondo oggi è radicalmente cambiato".

Lo dice il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso di una audizione al Parlamento europeo davanti alla Commissione Affari costituzionali.

La crisi geopolitica esplosa sulla sponda sud del Mediterraneo ha registrato "una applicazione drammaticamente insufficiente dei trattati europei", ha detto il ministro dell'Economia intervenendo alla Commissione affari costituzionali dell'Europarlamento.

Per Tremonti, che ha compiuto una sorta di "stress test" sui trattati europei alla luce delle crisi recenti di varia natura che hanno investito l'Europa, l'Unione europea è stata "missing in non action" nell'affrontare le questioni generate dalle rivolte in Nord Africa e Medio oriente.

Il risultato dell'analisi è nel complesso positivo, in particolare sulla crisi economica con una "adeguata" applicazione e einterpretazione dei trattati europei.

Nella crisi geopolitica invece l'Europa ha mostrato "una visione politica totalmente insufficiente" ha detto Tremonti. "Eppure i trattati offrono un'ampia base di inetrventi". Il responsabile dell'economia ha sottolineato che "i trattati europei incorporano un sogno", ma devono essere applicati e interpretati tenendo conto delle condizioni che cambiano.

"Nei matrimoni e nei trattati - ha detto - ci si impegna nella buona e nella cattiva sorte". Poi il ministro ha aggiunto:  "Io non sono venuto qui per chiedere i soldi per i migranti"