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4/29/2014 | Redazione Advisor
Italiani soddisfatti degli investimenti effettuati. Questa la fotografia che emerge dall’ultima rilevazione dell’indice di benessere finanziario (IBF) condotta da ING Direct, che evidenzia che il comfort finanziario complessivo percepito dalle famiglie italiane mostra segnali di ripresa essendo salito da 41,2 punti (settembre 2013) agli attuali 41,7.
In particolare la dimensione più positiva dell’IBF si conferma, anche in questa ultima rilevazione, quella relativa agli investimenti. A 58,3 punti segna infatti il suo punto massimo dall’inizio delle rilevazioni: il comfort finanziario degli italiani sembra quindi risentire dei segnali positivi provenienti dai mercati. Sul fronte dei risparmi il livello di comfort è stabile a 37,8, ancora molto vicino al minino storico raggiunto un anno fa (37,5).
In lieve aumento la dimensione reddituale che sale a 43,3, con un progresso di 1,3 punti sulla rilevazione di settembre dello scorso anno e di 1,5 punti rispetto ad un anno fa.
Segnali positivi per l’Indice arrivano anche dal comfort relativo ai debiti a lungo termine: rispetto a settembre 2013 il dato passa da 36,8 a 37,2, probabile riflesso dell’evoluzione in atto sul mercato dei mutui, dove il calo degli spread e l’aumento delle erogazioni da parte delle banche avviene in un contesto caratterizzato da una diminuzione dei prezzi degli immobili.
A livello geografico, invece, l’andamento dell’Indice è disomogeneo. Con 45 punti il Centro Italia risulta l’area geografica dove il comfort finanziario è più elevato, seguono il Nord-Est con 43,5 punti e il Nord-Ovest con 42,7. Ancora una volta, i più pessimisti risultano gli abitanti di Sud e Isole con un IBF di 36,3.
Paolo Pizzoli, senior economist di ING Bank Italia ha commentato: “I risultati dell’IBF sembrano portare con sé i primi germogli di una ripresa del benessere finanziario delle famiglie. Seppur il disagio sia ancora significativo, siamo di fronte a piccoli segnali di miglioramento, in coerenza con gli sviluppi del quadro macroeconomico italiano". “Contemporaneamente – prosegue Pizzoli - il contesto finanziario internazionale è diventato più favorevole all’attivazione di nuovi flussi di domanda per le attività finanziarie italiane. A beneficiare di questo rinnovato interesse sono stati sia i titoli obbligazionari sia quelli azionari e, che hanno garantito performance particolarmente positive agli investimenti delle famiglie italiane, come risulta evidente alla dimensione relativa dell’IBF della primavera 2014”.
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