Bad Bank: passo avanti per UniCredit e Intesa Sanpaolo
4/22/2014
Le due banche hanno firmato un memorandum of understanding con Alvarez & Marsal e Kkr
UniCredit e Intesa Sanpaolo accelerano il passo verso la creazione di una bad bank comune dove convogliare i crediti ristrutturati. Le due principali banche italiane, in un comunicato congiunto, hanno fatto sapere che, assieme agli specialisti Alvarez & Marsal (che ha curato il fallimento di Lehamn Brothers) e al fondo privato americano Kkr, hanno firmato un memorandum of understanding per sviluppare e realizzare insieme una "soluzione innovativa finalizzata a ottimizzare le performance e massimizzare il valore di un selezionato portafoglio di crediti in ristrutturazione attraverso la gestione attiva degli asset e l’apporto di nuove risorse finanziare".
Nella nota le quattro società specificano però che la formazione e l’operatività della partnership sono ancora oggetto di discussione e verifica tra le parti e che ulteriori dettagli verranno resi noti con il progredire dell’operazione. UniCredit, stando al piano strategico presentato in occasione del bilancio 2013 (chiuso con una maxi perdita di 14 miliardi di euro), ha individuato un portafoglio non core 87 miliardi di euro (due terzi dei quali deteriorati), con la volontà di ridurlo del 63% entro il 2018, mentre Intesa Sanpaolo (che ha chiuso il 2013 con un rosso di oltre 4,5 miliardi) nel piano industriale 2014 - 2017 ha annunciato la creazione di una bad bank interna pronta ad accogliere 46 miliardi tra prestiti in sofferenza e partecipazioni non più strategiche, con l'intenzione di dimezzarli entro il 2017.
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