L'inflazione nell'area euro, al 2,6% a marzo, dovrebbe restare al di sopra del 2% per l'intero 2011
L'inflazione nell'area euro, al 2,6% a marzo, «dovrebbe restare al di sopra del 2% per l'intero 2011». La previsione, fatta sulla base dei contratti futures sul petrolio, è della Bce che orienta la propria politica dei tassi al mantenimento di un'inflazione prossima ma inferiore al 2%. Fra i fattori che fanno rischiare un'inflazione più alta la Bce cita «rincari delle materie prime energetiche più elevati di quanto ipotizzato, anche per il protrarsi delle tensioni politica in Nord Africa e Medio Oriente». Nel suo bollettino mensile, l'Eurotower parla anche della politica monetaria dell'area euro, sottolineando che è «attualmente molto accomodante» e va adeguata. Per la Bce, anche dopo il rialzo dei tassi della scorsa settimana, la politica monetaria continua «a sostenere in misura considerevole l'attività economica e la creazione di posti di lavoro».
OCCUPAZIONE IN CRESCITA - E quanto all'occupazione, il documento parla di dati che «suggeriscono una crescita nel primo trimestre 2011 sia nell'industria che nei servizi». La banca centrale scrive inoltre di «un segnale incoraggiante per la disoccupazione nell'area dell'euro nei prossimi mesi». A febbraio il tasso di disoccupazione nell'area euro è diminuito al 9,9% dal 10% di gennaio.
GLI ITALIANI E LE BANCONOTE - C'è poi un capitolo sull'utilizzo delle banconote nei Paesi dell'area con un rilievo sull'utilizzo del contante per effettuare i pagamenti, in sostituzione di bonifici o carte di credito, che vede i «livelli massimi in Italia, Spagna e Austria», dove il 'cash' è anche utilizzato per operazioni di importi maggiori rispetto agli altri Paesi europei.
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