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2/25/2014
La Fondazione Carige chiede tempo. Mentre il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, convoca il presidente Cesare Castelbarco e l'amministratore delegato Piero Montani sul tema della ricapitalizzazione, l'ente ha chiesto tre mesi in più per l'aumento di capitale. In una lettera recente, il governatore ha sollecitato di lanciare "senza indugio" entro marzo la ricapitalizzazione da 800 milioni.
La Fondazione, azionista con il 46% e indebitata per 175 milioni, ha formalizzato la proposta ieri all'unanimità dal consiglio di indirizzo nel corso di una riunione durata cinque ore di chiedere al cda di Carige la convocazione di un'assemblea entro il 31 marzo con all'ordine del giorno la proroga del termine per l'esercizio della delega ed esecuzione dell'operazione entro giugno.
L'ente presieduto da Paolo Momigliano (nella foto), spiega in una nota che i consulenti giuridici guidati da Piergaetano Marchetti "ritengono che un'esecuzione differita dell'aumento di capitale deliberato entro il 31 marzo come delegato dell'assemblea del 29 aprile 2013 non rappresenterebbe una violazione delle prescrizioni dell'organo di vigilanza". Il rinvio sarebbe osteggiato da Castelbarco e Montani che, alle sette banche del consorzio di pre-garanzia insediatosi per la ricapitalizzazione, hanno lasciato intendere di essere pronti a dimettersi. In questo caso, Bankitalia potrebbe optare per il commissariamento. Da qui il tentativo di una mediazione.
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