Secondo l'istituto di statistica il rapporto deficit/pil italiano è in calo, al 4,5%
Scende il deficit pubblico nel 2010.
Secondo i dati diffusi dall'Istat l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche l'anno scorso si è attestato al 4,5% rispetto al 5,3% dell'anno precedente.
Nel quarto trimestre il deficit è stato pari al 3,8% dal 4,1% dello stesso periodo del 2009.
Sempre nell'ultimo trimestre 2010, il saldo primario è stato positivo per 3,712 miliardi, con una incidenza sul Pil di +0,9%.
Nel 2010, però, è stato negativo per lo 0,1%. Il saldo corrente (risparmio) è stato positivo nel trimestre per 999 milioni, con un'incidenza sul pil di +0,2%.
Negli ultimi tre mesi del 2010, le entrate totali sono scese dello 0,6% su anno, il rapporto tra entrate totali e pil è stato pari al 53,8%; nel 2010 le entrate totali sono aumentate dello 0,9%, con un'incidenza sul Pil del 46%.
Le entrate correnti sono aumentate del 2% su anno, per la crescita delle imposte indirette (+2,7%), di quelle dirette (+3,2%) e dei contributi sociali (+1,1%) e il calo delle altre entrate correnti (-3,8%). Il crollo delle entrate in conto capitale (-82,9% su anno) si deve al venir meno di versamenti una tantum.
Sul fronte delle uscite, le totali sono scese dell'1% su anno, con un rapporto sul Pil del 57,6%; nel 2010, le uscite totali hanno segnato -0,7%, con un'incidenza sul pil del 50,5%.
La spesa corrente è salita dell'1,5% tendenziale nel trimestre, trainata da redditi da lavoro dipendente (+0,9%), consumi intermedi (+0,7%), prestazioni sociali in denaro (+2,3%), interessi passivi (+3,2%), mentre le altre uscite correnti -0,1%.
Le uscite in conto capitale segnano -24,1% su anno: gli investimenti fissi lordi -20,8% e le altre uscite in conto capitale -27,5%.
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