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3/30/2011
Standard & Poor's ha nuovamente tagliato i rating sovrani di Grecia e Portogallo, mantenendo l'outlook negativo e quindi la previsione di ulteriori downgrade. Il livello della Grecia, già da un anno non investment grade, è ulteriormente peggiorato da 'BB+' a 'BB-'. Taglio di un solo gradino, invece, per il Portogallo, che passa da 'BBB' a 'BBB -', il livello più basso dell'investment grade, solo un passo sopra la "spazzatura".
S&P ha mantenuto le prospettive negative sul rating del Portogallo, ma lo ha rimosso dal Creditwatch con implicazioni negative, che preludono possibili declassamenti nel breve termine. Il rating resta negativo poichè lo "scenario macroeconomico potrebbe indebolirsi oltre le attuali aspettative e l'impasse politico potrebbe danneggiare l'implementazione del programma di aggiustamento portando ad un non trascurabile scivolamento politico", spiega Standard & Poor's.
Tra l'altro, le previsioni di ripresa per Lisbona sono meno rosee del previsto anche per la Banca centrale protoghese che ha rivisto le proprie stime sulla contrazione del Pil nel 2011 dall'1,3% all'1,4%. La Banca centrale portoghese avverte che il Paese ha bisogno di nuove misure di austerità, dopo le dimissioni del premier e di riflesso al taglio delle stime sul Pil. L'istituto avverte che c'è il rischio che il paese non raggiunga gli obiettivi di abbassamento del deficit che si era prefissato e che nel 2012 si dovranno predisporre misure di austerità ancora più vaste. Per il 2012 la stima della Banca centrale è di una crescita del Pil dello 0,3%, cpmtro lo 0,4% precedente. Nel 2010 l'economia portoghese è cresciuta dell'1,4%.
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